Se indossare la mascherina è diventato un’azione necessaria, sanificare i luoghi in cui si vive è divenuto altrettanto fondamentale.
Casa, ufficio, spazi in condivisione…ogni ambiente, per la nostra salute, dovrebbe essere liberato dai microbi più dannosi.
Per mettere in sicurezza i propri locali è possibile impiegare diverse metodiche.
Solo gli esperti, però, ne conoscono caratteristiche e particolarità.
Fotocatalisi, Cloro attivo, Perossido di idrogeno…chi ci capisce qualcosa è bravo!
Facciamo allora un po’ di chiarezza per scoprire qual è il metodo di sanificazione migliore.
Oggi parliamo dell’ipoclorito di sodio.
L’ipoclorito del sodio è un composto usato su larga scala per la rimozione degli odori e operazioni di disinfezione. La candeggina è basata su questa sostanza.
L’ipoclorito di sodio è un agente efficace contro numerosi agenti patogeni, ed è ampiamente utilizzato per la disinfezione delle superfici.
Malgrado sia efficace contro i microbi, possiede tuttavia svantaggi evidenti: ha caratteristiche irritanti e il suo effetto è limitato nel tempo.
Fortunatamente esiste un metodo alternativo che permette di ovviare a questi problemi.
Purisan® è una gamma di sanificatori che si basa due potenti biocidi naturali: ozono e raggi ultravioletti.
L’ozono sanitizza ambienti, superfici e oggetti, abbattendo la carica microbica presente nell’ambiente. I raggi UVC favoriscono l’eliminazione dei residui tossici, mantenendo l’aria purificata.
I raggi UV-C non sono tossici per l’uomo: Purisan può essere perciò utilizzato in presenza di persone.