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dolori osteoarticolari

curare artrite reumatoide con la magnetoterapia

Una terapia per l'artrite reumatoide

L’artrite reumatoide è una patologia cronica debilitante che
colpisce le articolazioni, causando infiammazione, dolore e
limitando la mobilità del malato. Il trattamento tradizionale spesso si concentra sull’uso di farmaci e terapie fisiche per gestire i sintomi, ma negli ultimi anni sta emergendo anche la
magnetoterapia come possibile approccio terapeutico
complementare.

Cos’è l’artrite reumatoide?

cos è l artrite reumatoide

 

 

 

 

 

 

 

 

L’artrite reumatoide è una malattia autoimmune in cui il sistema immunitario attacca erroneamente le articolazioni, causando infiammazione cronica. I sintomi includono dolore articolare, rigidità, gonfiore e limitazioni nella mobilità. Questa condizione può compromettere la qualità della vita e richiede un trattamento a lungo termine per gestirne gli effetti.

Approcci terapeutici tradizionali

I comuni trattamenti per l’artrite reumatoide includono farmaci antinfiammatori, immunosoppressori e terapie fisiche come fisioterapia e terapia occupazionale. Tuttavia, questi approcci possono avere effetti collaterali e non sempre forniscono sollievo completo ai pazienti.

Ruolo della magnetoterapia per l’artrite reumatoide

La magnetoterapia è una forma di terapia non invasiva che utilizza campi magnetici per influenzare i processi biologici nel corpo. È stata studiata per il suo potenziale nel ridurre l’infiammazione e alleviare il dolore associato all’artrite reumatoide. Ricerche scientifiche hanno evidenziato che l’applicazione mirata di campi magnetici può avere effetti benefici sulle cellule e sul tessuto circostante, riducendo l’infiammazione e promuovendo la guarigione.

Meccanismi d’azione della magnetoterapia sull’artrite reumatoide

La magnetoterapia agisce sui processi biologici attraverso diversi
meccanismi. Uno dei principali è la capacità dei campi magnetici di
influenzare la produzione di molecole anti-infiammatorie nel
corpo, riducendo così l’infiammazione nelle articolazioni colpite
dall’artrite reumatoide. La magnetoterapia può migliorare la
circolazione sanguigna nella zona trattata, facilitando il trasporto
di nutrienti e ossigeno nei tessuti danneggiati, accelerando il
processo di guarigione.

 

Evidenze scientifiche e studi clinici

Diversi studi clinici hanno dimostrato gli effetti positivi della
magnetoterapia nel trattamento dell’artrite reumatoide. Queste ricerche, in particolare, hanno messo in evidenza una significativa riduzione del dolore e dell’infiammazione nelle articolazione esposte ai campi magnetici pulsati (CEMP).

 

Applicazioni pratiche della magnetoterapia

La magnetoterapia può essere eseguita attraverso specifici
dispositivi, muniti di appositi accessori. È possibile svolgere
sedute magnetoterapeutiche presso cliniche specializzate.
Utilizzare dispositivi professionali per l’auto-trattamento domiciliare dei dolori, come quelli di Amel Medical, garantisce tuttavia una maggiore continuità di trattamento.

 

Considerazioni finali e prospettive future

L’utilizzo della magnetoterapia nel trattamento dell’artrite
reumatoide si è rivelata un utile soluzione per alleviare il dolore e
ridurre l’infiammazione. Le indagini cliniche attualmente in corso
permetteranno di determinare i protocolli ottimali per l’applicazione
dei campi magnetici in questa condizione.

In conclusione, la magnetoterapia rappresenta un valido strumento
nel trattamento dell’artrite reumatoide. La raccolta di prove
scientifiche prova l’efficacia di questa terapia nella riduzione del
dolore e nel miglioramento della qualità della vita dei pazienti
affetti da questa patologia. Integrare la magnetoterapia con le
terapie farmacologiche potrebbe completare l’approccio terapeutico
per la gestione dell’artrite e migliorare il benessere complessivo
del malato.

cura domiciliare magnetoterapia-min

IL PROBLEMA DEL COVID COMPLICA ANCHE I DISTURBI QUOTIDIANI

I rischi associati alla pandemia non si esauriscono nel pericolo di contrarre il SARS-COV2, il nemico invisibile che mette in pericolo le nostre vite.

Fra le molte problematiche legate alla diffusione del virus, c’è la necessità di trattare, con la giusta regolarità, quelle patologie che ci affliggono ogni giorno: i disturbi osteo-articolari.
Le difficoltà di spostamento, ma anche lo stesso timore del contagio in luoghi come ambulatori e cliniche mediche, stanno creando infatti una nuova barriera tra le persone e la cura della salute.

Questo problema riguarda in particolare le fasce meno attive della popolazione, cioè gli over 60, i soggetti che si muovono con maggiori difficoltà in autonomia. Sono loro gli individui che necessiterebbero più di tutti di curare con continuità i propri dolori.

In tale contesto, entrano in gioco molteplici dinamiche. Spesso è un disagio interiore, che interessa la dimensione psicologica, a complicare lo stato di salute. Le persone si chiudono in casa poiché percepiscono la dimora come un rifugio protetto. Così facendo, però, si finisce per trascurare le patologie croniche, che possono in questo senso aggravarsi.
Che fare quindi?

Una risposta è offerta dalla moderna tecnologia. Le caratteristiche proprie degli apparecchi professionali, per intenderci quelli presenti negli ospedali e all’interno delle strutture cliniche, sono state oggi implementate nei dispositivi ad uso domiciliare, soluzioni pratiche e funzionali.

E’ il caso delle macchine per Magnetoterapia, la metodica che utilizza i benefici dei magneti in campo terapeutico. La magnetoterapia è una pratica diffusa come rimedio per il trattamento del dolore; una forma di fisioterapia particolarmente efficace nella gestione di condizioni quali l’osteoporosi e le fratture ossee.

I dispositivi per magnetoterapia professionale possono erogare trattamenti performanti, ma sono pure semplici da utilizzare. Risultano perciò adatti ad ogni tipo di utente, anche poco esperto.

Anzini e dolori per il lockdown-min

CON IL LOCKDOWN I DOLORI AUMENTANO!

Uno studio dello IES (Institute for Employment Studies), prestigioso centro studi inglese, mette nero su bianco un timore che molte persone stanno ormai constatando da sé. Con il mantenimento della quarantena, lo stop forzato vissuto al tempo dello smart working comincia a creare disagi: la dieta peggiora, le preoccupazioni aumentano…e il fisico ne risente!

Due mesi di lockdown possono compromettere il benessere di chi è costretto a rimanere in casa per frenare il contagio del virus. I soggetti più a rischio, da questo punto di vista, sono gli adulti con  problemi pregressi di salute, in particolare coloro che sono affetti da patologie osteoarticolari. Principale imputato dell’acutizzarsi dei reumatismi è il lavoro domiciliare improvvisato, che sta procurando a milioni di italiani un’impennata di mal di schiena.

LA QUARANTENA E IL SISTEMA MUSCOLO-SCHELETRICO
Alla fine di questa lunga quarantena le colonne vertebrali potrebbero subire danni significativi. «Utilizzare ogni giorno postazioni di lavoro improvvisate può scatenare tutta una serie di sintomi e disturbi che da acuti possono diventare cronici» – ha dichiarato al quotidiano “Il Messaggero” Gianpaolo Ronconi, responsabile dell’Unità Degenza e Servizi di Riabilitazione della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS di Roma – «Senza contare poi lo stress e l’ansia di questo periodo difficile, che molto spesso si somatizzano sulla schiena, causando dolore»

Il principale problema rilevato dagli scienziati è l’utilizzo di strumenti inadeguati a un certo tipo di utilizzo (scrivanie scomode e sedie poco ergonomiche), così come la mancanza di una postura corretta. «Alla fine si rischia una limitata mobilità articolare, oltre dolore a livello del rachide lombo-sacrale, che si irradia anche agli arti inferiori, e contratture muscolari» – conclude Ronconi.

CONSIGLI PER UN LAVORO DAVVERO SMART
Oltre a dotarsi delle attrezzature idonee al nuovo contesto, è bene impegnarsi a non rimanere eccessivamente seduti. Bisognerebbe infatti distendere gli arti almeno una volta all’ora e dedicare dieci minuti di tempo a semplici esercizi di stretching. Fare attività fisica fra le mura domestiche risulta fondamentale per mantenere un buon tono muscolare e non sovraccaricare la schiena, evitando disagi ulteriori.

IL LOCKDOWN E GLI ANZIANI: RISCHI E PERICOLI
Ma a soffrire maggiormente di questo prolungatissimo periodo di totale inattività sono pure gli anziani, ai quali è stato impedito per troppo tempo di sgranchirsi le articolazioni, a beneficio del miglioramento della circolazione sanguigna. Ora che il blocco pare essersi allentato, diventa per loro necessario tornare presto in movimento, in modo da ridare elasticità a muscoli e articolazioni.

COME INTERVENIRE IN CASO DI DOLORI
In certi casi la ginnastica non è però sufficiente. In caso di dolori acuto e/o cronici un aiuto può arrivare dalla Magnetoterapia, metodica non invasiva che agisce direttamente sulla cellula con effetto antinfiammatorio. Si tratta di una terapia che può essere eseguita anche a domicilio, senza interrompere l’attività quotidiana. Si può effettuare con comodità, anche sopra i vestiti. Un rimedio pratico e privo di rischi per la salute contro i disturbi più frequenti.