Molti scienziati concordano ormai sul fatto che contro la lombalgia, comunemente definita “mal di schiena”, i farmaci rappresentino l’ultima risorsa. Sembra preferibile infatti prevenire il disturbo o affidarsi a cure alternative e naturali.
Di mal di schiena ha sofferto almeno una volta nella vita più dell’80% della popolazione italiana. Secondo l’American College of Physicians (ACP), l’organizzazione statunitense dei medici di medicina interna, l’approccio terapeutico tradizionale dovrebbe essere profondamente rivisto, nell’interesse primario del malato. I farmaci, effettivamente, presentano rilevanti controindicazioni e possono produrre gravi danni all’organismo.
La ricetta proposta degli studiosi è in realtà piuttosto semplice: fare più ginnastica posturale (yoga, massaggi, tai-chi o pilates) e ricorrere alle soluzioni farmacologiche solamente quando davvero necessario, su stretto controllo del proprio medico. Una rivoluzione rispetto a quanto predicato in passato.
Per la cura del comune mal di schiena non esiste una “pillola magica”. In caso di dolori lombari, acuti o cronici, può essere utile la magnetoterapia, una metodica non invasiva e priva di rischi per la salute capace di accelerare il processo di ricostruzione dei tessuti ossei e contrastare il dolore.