Browsing Category

News

Dossier-Salute---Periartrite

DOSSIER SALUTE - MAGNETOTERAPIA E PERIARTRITE

Periartrite: quando è efficace la magnetoterapia

La periartrite è una condizione infiammatoria  a carico dei tessuti fibrosi che circondano le articolazioni, fra cui tendini, legamenti e cartilagini.

La sua forma acuta causa un forte dolore, che spesso aumenta nel giro di poche ore. La sintomatologia può durare diversi giorni e porta alla perdita di funzionalità dell’arto.

Come conferma Leonardo Basso, Ortopedico presso l’Ospedale Cottolengo di Torino, la magnetoterapia può essere efficacemente impiegata per il contrasto di questo disturbo.

Leggi l’ultimo articolo di Dossier Salute

 

lombalgia-post-header

DOSSIER SALUTE - MAGNETOTERAPIA E LOMBALGIA

Lombalgia: i benefici della magnetoterapia

Il dolore che comunemente viene definito “mal di schiena” è identificato anche col termine lombalgia, un sintomo di diverse condizioni patologiche.

Gli anziani sono colpiti dal mal di schiena principalmente per effetto dell’età. Ragazzi e giovani adulti sono gravati dal mal di schiena come conseguenza della pratica sportiva.

Per trattare questo disturbo, il ricorso alla magnetoterapia può rivelarsi particolarmente utile: i campi magnetici favoriscono infatti il rilassamento dell’intera zona lombare.

Leggi l’ultimo articolo di Dossier Salute

 

dolori-autunnali-post-header

Magnetoterapia contro i dolori autunnali

Magnetoterapia contro i dolori autunnali

I dolori articolari sono gli acciacchi più comuni che accompagnano il tanto temuto cambio di stagione, condizionando le attività abituali.
La medicina convenzionale offre molti rimedi per la gestione di questi disturbi. Questo tipo di soluzioni non si rivelano però sempre adeguate alla loro principale funzione: contrastare il dolore.

 

Leggi l’articolo completo.

 

Apparecchi per magnetoterapia: alleati contro il dolore alla cervicale

Apparecchi per magnetoterapia: alleati contro il dolore alla cervicale

Apparecchi per magnetoterapia, alleati contro il dolore alla cervicale

Ricorrere agli apparecchi per magnetoterapia può rappresentare la svolta per le persone colpite da dolore alla cervicale?
La risposta è affermativa: sono molti coloro che possono testimoniare di aver tratto beneficio da questa metodica, ampiamente diffusa e apprezzata a livello internazionale.

Tra i disturbi che gli apparecchi per magnetoterapia possono trattare con successo ci sono i dolori alla cervicale, patologia a carico delle vertebre del collo. Causata da eccessive tensioni muscolari e da una degenerazione dei dischi intervertebrali, questa forma di artrosi è caratterizzata da sintomi quali mal di testa, nausea, vertigini e ronzii alle orecchie. La problematica può risultare infatti altamente invalidante.

Come agisce la magnetoterapia per artrosi cervicale

L’azione esercitata dagli apparecchi per magnetoterapia nel trattamento del dolore alla cervicale favorisce l’aumento dell’irrorazione vascolare verso le cartilagini. L’effetto sul sistema muscolare si esplica attraverso la ripolarizzazione delle cellule muscolari direttamente impegnate nella contrazione. Per mezzo della magnetoterapia, il dolore alle vertebre del collo avvertito dal paziente può attenuarsi sensibilmente o anche scomparire.

Apparecchi per magnetoterapia e ripolarizzazione delle cellule

Gli apparecchi per magnetoterapia possono essere utilizzati nel trattamento del dolore alla cervicale, ma possono anche essere impiegate in altre casistiche. Determinando il riequilibro del potenziale di membrana della cellula, questi dispositivi consentono la gestione di molteplici stati patologici: lombartrosi, spondiloartrosi, gonartrosi, coxartrosi e artrosi della spalla.

Se praticata in modo corretto e con strumenti terapeutici professionali, la magnetoterapia può esercitare un’azione antinfiammatoria di tipo non farmacologico, contribuendo a migliorare la salute di chi ne fa utilizzo.

Leggi l’articolo completo.

 

mal di schiena_magnetoterapia-min

IL MAL DI SCHIENA PUÒ ACCORCIARE LA VITA

Non solo un grande fastidio; il mal di schiena può essere un rischio per la vita. È quanto emerge da un recente studio pubblicato sulla rivista European Journal of Pain e realizzato congiuntamente dai ricercatori delle Università di Sydney (australia) e di Odense (danimarca).
Secondo gli scienziati coinvolti nell’indagine, il comune mal di schiena (altrimenti noto come lombalgia) e i frequenti disturbi alla cervicale accrescerebbero del 13% il tasso di mortalità,  favorendo l’insorgenza di patologie dell’apparato cardio-respiratorio come infarto e ictus.

Si tratta di una ricerca che rivoluziona l’approccio al dolore lombalgico. Sinora, si riteneva effettivamente che il mal di schiena rappresentasse solamente un fastidio, non certo un’effettiva minaccia. In realtà, il dolore alla colonna vertebrale (in special modo quello cronicizzato) può condizionare negativamente la salute della persona che ne viene colpita, compromettendone capacità funzionali e qualità di vita. La lombalgia, sotto questo profilo, interessa soprattutto i soggetti anziani, la cui struttura anatomica risulta indebolita dal trascorrere del tempo e dalla sedentarietà.

Lo studio evidenzia la necessità d’intervenire tempestivamente, e sopratutto con decisione, sulle patologie dolorose osteo-articolari, in modo da evitare rischi pericolosi. Una delle soluzioni più efficaci per porre in atto un’azione terapeutica efficace contro lombalgia e cervicalgia è quella di sottoporsi a cicli di magnetoterapia, una pratica scientificamente riconosciuta e clinicamente testata.

Una metodica, quella della Magnetoterapia, che trova sempre più conferme in ambito medicale, essendo impiegata nelle strutture di cura pubbliche e private. I vantaggi sono molteplici e vanno da un complessivo rafforzamento del sistema scheletrico alla diminuzione del dolore articolare, fino alla ricostruzione del tessuto osseo, con un’azione di contrasto dell’osteoporosi. Un trattamento non invasivo e di origine naturale per combattere i disturbi osteo-aticolari.

osteoporosi-trattamento-benefici-post-header

Apparecchi per magnetoterapia e osteoporosi: trattamento e benefici

Apparecchi per magnetoterapia e osteoporosi: trattamento e benefici

Come dimostrano numerose ricerche, gli apparecchi per magnetoterapia possono essere utilizzati per trattare l’osteoporosi in modo continuativo e diffuso. L’osteoporosi (letteralmente “porosità dell’osso”) è una malattia caratterizzata da una significativa riduzione della massa ossea (processo che ne condiziona la quantità), tanto quanto dall’alterazione dell’architettura dell’osso, che ne determina la qualità. Essendo più fragili della norma, le ossa di chi soffre di osteoporosi saranno esposte ad un maggiore rischio di fratture.

 

Leggi l’articolo completo.

 

freddo 1920x1080-min

FREDDO E DOLORI NON VANNO D’ACCORDO

Il freddo, specie se accompagnato dalla tipica umidità del periodo autunnale, non piace alle nostre articolazioni. Una realtà nota a chiunque. Quello che non tutti sanno, però, è che tale fenomeno sia dovuto a una istintiva reazione del corpo, il quale, essendo portato a mantenere la propria temperatura intorno ai 36°, per ripararsi dal freddo proveniente dall’esterno tende fisiologicamente a contrarsi.

L’irrigidimento di muscoli e tendini favorisce l’insorgenza di disturbi a carico del sistema osteo-articolare e un’improvvisa difficoltà a eseguire gesti semplici o movimenti abituali. Non è un caso che condizioni quali mal di schiena, cervicalgie e dolori al ginocchio compaiano proprio in questa fase dell’anno. Lo sanno bene coloro che sono affetti da artrite, artrosi e altre problematiche di natura reumatica.

Con l’abbassamento delle temperature, per usare una similitudine, accade nell’organismo ciò che avviene quando si tenta di avviare un’auto ferma da tempo: la messa in moto diventa un’impresa. Come in ogni macchina che si rispetti, infatti, anche gli “ingranaggi” del corpo umano possono bloccarsi, vuoi per ragioni endogene o per cause esogene, complicando sensibilmente lo svolgimento delle attività quotidiane.

Il trattamento dei dolori muscolo-scheletrici varia in funzione del livello percepito e della gravità della problematica da affrontare. Esistono diversi rimedi per il contrasto di questi disturbi. La medicina convenzionale, tuttavia, si limita in massima parte alla somministrazione di farmaci antinfiammatori, che possono presentare non poche controindicazioni.

Chi preferisce adottare soluzioni meno invasive e, soprattutto, prive di rischi per la salute, può ricorrere alla pratica della Magnetoterapia. Si tratta di una metodica di origine naturale capace di  accelerare il processo di ricostruzione dei tessuti ossei e contrastare gli stati dolorosi. Una forma di fisioterapia scientificamente riconosciuta e sempre più prescritta dai medici italiani.

Gonalgia - Magnetoterapia

GONALGIA: QUANDO IL GINOCCHIO FA MALE

Focus sulla gonalgia o dolore al ginocchio

Molti di noi ne soffrono, o ne hanno sofferto in passato, pochi però ne riconoscono le caratteristiche: stiamo parlando della gonalgia o dolore al ginocchio. La gonalgia rappresenta uno dei disturbi reumatici più diffusi fra la popolazione italiana. Qualcuno si starà certamente chiedendo se sia possibile porvi rimedio? Se ti sei fatto anche tu questa domanda sei nel posto giusto. Leggendo questo articolo scoprirai in che cosa consiste la gonalgia, da cosa può dipendere e come si può risolvere il problema.

Hai sempre sentito parlare della gonalgia, ma non sai nulla a riguardo? Sei già informato sull’argomento, ma vuoi saperne di più? Prenditi qualche minuto per scoprire sintomi e fattori di rischio di questo disturbo particolarmente frequente. Capiremo insieme di che cosa si tratta.

Prima di iniziare la nostra indagine, ricordiamo che questo contenuto ha come scopo principale quello di aiutare a comprendere il problema della gonalgia. Per una diagnosi accurata o un esame approfondito invitiamo a consultare il proprio medico.

Pronto a saperne di più sulla gonalgia? Cominciamo!

Con la parola gonalgia identifichiamo un dolore di intensità variabile all’altezza del ginocchio.

GONALGIA: I NUMERI DEL FENOMENO

Quasi un italiano su tre soffre di dolori cronici e fra questi rientra indubbiamente la gonalgia. È difficile stabilire con esattezza quante siano le persone colpite dal disturbo. Come vedremo, infatti, il dolore al ginocchio può avere molteplici cause. La gonalgia, per esempio, può dipendere da malattie come l’artrosi.

La gonalgia può manifestarsi a qualunque età, ma è diffusa soprattutto fra gli anziani, le cui condizioni fisiche ne favoriscono lo sviluppo.

GONALGIA: COS’E’

La gonalgia, letteralmente “dolore al ginocchio” è un disturbo muscolo-scheletrico estremamente diffuso, una problematica che interessa soprattutto coloro che svolgono una vita attiva. Non si tratta dunque di una patologia a sé stante, bensì di un sintomo che può celare una qualche condizione patologica.  

Perché il ginocchio è tanto complesso?

L’articolazione del ginocchio è composta da ossa, muscoli, tendini e terminazioni nervose. Tale struttura consente di rimanere in posizione eretta e permette il movimento degli arti inferiori.

Alla formazione del ginocchio concorrono molteplici elementi: femore, tibia, rotula, menisco, capsula fibrosa e membrana sinoviale. Reggendo il peso del resto del corpo, tuttavia, il ginocchio viene sottoposto a costante e progressiva usura.   

GONALGIA: LE CAUSE

La gonalgia può dipendere dunque da molteplici cause. L’articolazione del ginocchio, lo abbiamo ormai capito, è tanto complessa quanto fragile, essendo costantemente esposta al rischio di rotture e/o alterazioni della sua funzionalità. Ogni elemento che la compone può essere interessato da processi patologici. Va notato, ad ogni modo, che l’articolazione del ginocchio risulta soprattutto soggetta a lesioni di natura traumatica, come distorsioni o fratture.

Dal punto di vista eziologico, la gonalgia può derivare dalle seguenti condizioni: lesioni al menisco, rotture dei legamenti, sindrome femoro-rotulea, instabilità della rotula, cisti di Baker, morbo di Osgood Schlatter (apofisite tibiale anteriore). Alla radice del problema possono esservi anche forme infiammatorie, come la tendinite rotulea (detta anche ginocchio del saltatore) e la borsite rotulea (o ginocchio della lavandaia) oppure patologie croniche quali artrite o, appunto, artrosi.

Fra le condizioni che possono favorire la comparsa di una gonalgia figurano la postura scorretta e lo sbalzo di temperatura. I fattori di rischio della gonalgia sono numerosi e comprendono peso eccessivo, fratture pregresse e anomalie strutturali (ginocchio varo o valgo). Anche particolari attività sportive possono rappresentare situazioni predisponenti (si pensi alla danza classica)

N.B: La gonalgia può peggiorare considerevolmente se trattata in maniera scorretta o tardiva.

La gonalgia può dipendere da semplici infiammazioni o da patologie come l’artrosi.

GONALGIA: I SINTOMI

I sintomi associati alla gonalgia sono tanto numerosi quanto le cause che lo possono determinare. Tipicamente si accompagna al dolore un certo grado di rigidità articolare. Possono poi comparire lividi, arrossamenti e gonfiori.  Il dolore può essere transitorio e non essere legato ad alcuna malattia. Se ricorrente, di contro, questo può indicare la presenza di una condizione patologica.

La gonalgia ha carattere e intensità variabile. Il dolore può manifestarsi in tutte le diverse parti del ginocchio: anteriore, posteriore, mediale e laterale. Sono frequenti gli episodi di cedimento.

Limitando notevolmente lo svolgimento delle attività quotidiane, il dolore al ginocchio risulta estremamente debilitante e, talvolta, persino invalidante. 

GONALGIA: LA DIAGNOSI

Per capire da cosa può dipendere la gonalgia è necessario in primo luogo individuare la localizzazione del dolore, valutandone tempi e modalità di insorgenza. Il test del glide rotuleo, così come quello di apprensione, può essere utile a fini diagnostici. Tra gli esami strumentali eventualmente richiesti figurano la risonanza magnetica nucleare e la TAC.

GONALGIA: LA TERAPIA

Il trattamento della gonalgia è in genere conservativo.

Le tecniche di manipolazione possono contribuire alla riduzione della rigidità muscolare. Farmaci e infiltrazioni di acido ialuronico possono ostacolare i processi patologici, ritardandone la progressione. Per la gestione della gonalgia, può essere utile ricorrere a tutori, ginocchiere stabilizzanti e nastri Taping. Possono essere inoltre prescritti plantari propriocettivi e ortesici correttivi.

GONALGIA: COME INTERVENIRE

Come noto, le terapie convenzionali non si rivelano sempre efficaci nel contrastare la gonalgia e possono non rispondere ai bisogni del malato. I rimedi farmacologici, in particolare, possono essere mal tollerati da coloro che ne fanno ricorso o provocare reazioni avverse.

In questi casi, la magnetoterapia può rappresentare la soluzione al problema. La magnetoterapia è una metodica sicura e non invasiva impiegata con successo nella gestione del dolore al ginocchio. Grazie ai campi magnetici le persone interessate dalla gonalgia possono combattere il dolore in modo efficace, migliorando così la propria qualità di vita.

 

Ti è sembrato utile questo articolo? Scrivici!

La tua opinione è importante!