Uno studio dello IES (Institute for Employment Studies), prestigioso centro studi inglese, mette nero su bianco un timore che molte persone stanno ormai constatando da sé. Con il mantenimento della quarantena, lo stop forzato vissuto al tempo dello smart working comincia a creare disagi: la dieta peggiora, le preoccupazioni aumentano…e il fisico ne risente!
Due mesi di lockdown possono compromettere il benessere di chi è costretto a rimanere in casa per frenare il contagio del virus. I soggetti più a rischio, da questo punto di vista, sono gli adulti con problemi pregressi di salute, in particolare coloro che sono affetti da patologie osteoarticolari. Principale imputato dell’acutizzarsi dei reumatismi è il lavoro domiciliare improvvisato, che sta procurando a milioni di italiani un’impennata di mal di schiena.
LA QUARANTENA E IL SISTEMA MUSCOLO-SCHELETRICO
Alla fine di questa lunga quarantena le colonne vertebrali potrebbero subire danni significativi. «Utilizzare ogni giorno postazioni di lavoro improvvisate può scatenare tutta una serie di sintomi e disturbi che da acuti possono diventare cronici» – ha dichiarato al quotidiano “Il Messaggero” Gianpaolo Ronconi, responsabile dell’Unità Degenza e Servizi di Riabilitazione della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS di Roma – «Senza contare poi lo stress e l’ansia di questo periodo difficile, che molto spesso si somatizzano sulla schiena, causando dolore»
Il principale problema rilevato dagli scienziati è l’utilizzo di strumenti inadeguati a un certo tipo di utilizzo (scrivanie scomode e sedie poco ergonomiche), così come la mancanza di una postura corretta. «Alla fine si rischia una limitata mobilità articolare, oltre dolore a livello del rachide lombo-sacrale, che si irradia anche agli arti inferiori, e contratture muscolari» – conclude Ronconi.
CONSIGLI PER UN LAVORO DAVVERO SMART
Oltre a dotarsi delle attrezzature idonee al nuovo contesto, è bene impegnarsi a non rimanere eccessivamente seduti. Bisognerebbe infatti distendere gli arti almeno una volta all’ora e dedicare dieci minuti di tempo a semplici esercizi di stretching. Fare attività fisica fra le mura domestiche risulta fondamentale per mantenere un buon tono muscolare e non sovraccaricare la schiena, evitando disagi ulteriori.
IL LOCKDOWN E GLI ANZIANI: RISCHI E PERICOLI
Ma a soffrire maggiormente di questo prolungatissimo periodo di totale inattività sono pure gli anziani, ai quali è stato impedito per troppo tempo di sgranchirsi le articolazioni, a beneficio del miglioramento della circolazione sanguigna. Ora che il blocco pare essersi allentato, diventa per loro necessario tornare presto in movimento, in modo da ridare elasticità a muscoli e articolazioni.
COME INTERVENIRE IN CASO DI DOLORI
In certi casi la ginnastica non è però sufficiente. In caso di dolori acuto e/o cronici un aiuto può arrivare dalla Magnetoterapia, metodica non invasiva che agisce direttamente sulla cellula con effetto antinfiammatorio. Si tratta di una terapia che può essere eseguita anche a domicilio, senza interrompere l’attività quotidiana. Si può effettuare con comodità, anche sopra i vestiti. Un rimedio pratico e privo di rischi per la salute contro i disturbi più frequenti.