PERIARTRITE: IL DISTURBO ALLA SPALLA PIU’ COMUNE

Focus sulla periartrite, il disturbo doloroso più diffuso a livello della spalla

Hai presente quel fastidioso dolore alla spalla che sembra non volersene andare? Probabilmente si tratta di una forma di periartrite alla spalla. Un disturbo comune tanto quanto impossibile da trascurare.

La periartrite è una condizione patologica di natura infiammatoria che interessa l’articolazione scapolo-omerale. Tale affezione colpisce i tessuti fibrosi che circondano la suddetta regione anatomica, cioè tendini, borse sierose, legamenti e cartilagini.

Esistono molti rimedi per contrastare la periartrite alla spalla. Scopriremo in questo contributo quali sono i più efficaci.

Desideri avere qualche informazione sulla periartrite, ma non sai dove cercarle? Soffri di dolori alle spalle e non sai dove sbattere la testa? Non preoccuparti: in questo articolo potrai troverai quello che cerchi!

Capiremo che cosa intendiamo per periartrite, da cosa è causato il disturbo e come è possibile trattare il problema.

Premessa: ricordiamo che questo contenuto presenta solamente informazioni utili alla comprensione del problema. Per una diagnosi accurata è necessario il consulto medico.

La periartrite scapolo-omerale è nota anche come malattia di Duplay, il medico che per primo la identificò.

PERIARTRITE: LE STATISTICHE

La periartrite è certamente una delle condizioni più diffuse fra la popolazione del nostro paese. Secondo recenti statistiche la patologia interesserebbe quasi il 3% degli italiani. I numeri del fenomeno potrebbero tuttavia essere maggiori.

La periartrite alla spalla si riscontra frequentemente nella fascia di età compresa fra i 40 e 60 anni.

Il disturbo sembra affliggere soprattutto le donne: le statistiche ci dicono che il 70% dei casi di periartrite riguarda soggetti di sesso femminile.

PERIARTRITE: COS’E’

La periartrite è un processo infiammatorio, a carattere degenerativo, che coinvolge i diversi elementi costitutivi dell’articolazione: tendini, legamenti e cartilagine.
Nello specifico, con l’espressione periartrite scapolo-omerale distinguiamo un insieme di condizioni, a carico della spalla, caratterizzate da dolore e irrigidimento della capsula articolare.
La periartrite alla spalla è un disturbo fastidioso tanto quanto debilitante: l’affezione ha generalmente un’evoluzione benigna, ma richiede tempi di guarigione piuttosto lunghi.

La periartrite alla spalla può manifestarsi in quattro differenti forme, che possono anche presentarsi gradualmente l’una a seguito dell’altra:

periartrite scapolo-omerale acuta – condizione che si manifesta in modo improvviso immobilizzando spalla e braccia
spalla di Milwaukee – forma poco comune legata alla rottura della cuffia dei rotatori o alla deposizione di fosfato di calcio
periartrite scapolo-omerale cronica semplice – tipologia di periartrite particolarmente frequente talvolta derivata dalla periartrite acuta
periartrite scapolo-omerale cronica anchilosante – processo fibrotico della capsula articolare associato a retrazione cicatriziale.

PERIARTRITE: LE CAUSE

In passato il termine periartrite era utilizzato per definire in modo indistinto quei disturbi articolari caratterizzati da dolore e marcata limitazione funzionale. Oggigiorno, di contro, i medici tendono a distinguere le singole affezioni a carico della spalla in funzione delle specifiche aree interessate. Sotto questo profilo, possono essere fotografate numerose situazioni cliniche: dal conflitto acromio-omerale alla rottura della cuffia dei rotatori, passando per la capsulite adesiva.

La condizione più comune che dà origine alla periartrite è comunque la tendinite calcifica, infiammazione determinata della formazione di depositi di calcio a livello tendineo, cui è riconducibile quasi il 50% delle situazioni di dolore alla spalla.

Le cause che danno luogo allo stato d’infiammazione non sono ancora completamente note. La ricerca ha messo in evidenza il legame fra la periartrite alla spalla e problematiche quali diabete mellito, ipertiroidismo e malattie cardio-polmonari.

Possono incidere nello sviluppo della periartrite scapolo-omerale svariati fattori, fra i quali: invecchiamento, malformazioni articolari, alterazioni posturali, periodi d’immobilità forzata e infortuni. La comparsa della patologia può essere favorita dall’abbassamento delle temperature e dalla simultanea presenza di uno stato artrosico. Statisticamente, il disturbo sembra colpire soprattutto coloro che praticano regolare attività sportiva o chi, per il proprio lavoro, deve tenere a lungo le braccia sollevate, sollecitando la spalla in maniera eccessiva.

PERIARTRITE: I SINTOMI

La periartrite alla spalla provoca un dolore di varia intensità che può rivelarsi decisamente invalidante. Spesso la sintomatologia è monolaterale, ma può anche accadere che interessi entrambe le spalle. Il dolore insorge frequentemente di notte (periartrite acuta) e peggiora quando si eseguono determinati movimenti (periartrite cronica).

Comportando un forte senso di rigidità, la periartrite scapolo-omerale riduce la mobilità articolare, compromettendo lo svolgimento delle attività che richiedono l’uso degli arti superiori (come vestirsi, lavarsi e guidare). Nel caso della periartrite cronica anchilosante, l’articolazione risulta completamente bloccata. Non a caso la “spalla congelata” è la forma di periartrite più complessa da trattare.

Non solo gli sportivi. Lavorando per lungo tempo al computer, anche gli impiegati possono essere colpiti dalla periartrite.

PERIARTRITE: LA DIAGNOSI

Nella maggior parte dei casi, per la diagnosi di periartrite alla spalla l’esame obiettivo si rivela sufficiente.

La patologia può essere identificata attraverso il controllo della mobilità della spalla; in presenza di periartrite gesti apparentemente normali potrebbero provocare dolore o denotare un grado variabile di rigidità articolare.

Si preferisce ricorrere agli esami strumentali quando il quadro clinico del paziente risulta incompleto. Radiografia, Ecografia e Risonanza Magnetica Nucleare rientrano fra i test maggiormente richiesti. Tali strumenti servono a escludere che la sintomatologia possa essere dovuta ad altre affezioni.

PERIARTRITE: LA TERAPIA

La periartrite alla spalla in genere regredisce spontaneamente, ma lo fa purtroppo molto lentamente: i tempi di guarigione variano da un minimo di 2 a un massimo di 3 anni.

La gestione della periartrite scapolo-omerale, problematica di natura benigna, è solitamente conservativa ed è finalizzata al contrasto del dolore e al miglioramento del movimento articolare.

Interventi di prevenzione possono essere predisposti agendo sui fattori di rischio.

La terapia può comprendere misure più o meno invasive.

Nel corso della fase acuta, è utile far ricorso a impacchi di ghiaccio o a fasce riscaldanti. Spesso ci si affida a cicli di fisioterapia, per mezzo della quale è possibile migliorare la mobilità dell’articolazione.

Per la riduzione del dolore, si può ricorrere alla somministrazione di farmaci anti-infiammatori. I FANS possono essere assunti per via orale oppure essere applicati direttamente sulla pelle sotto forma di gel o cerotti medicati.

La somministrazione di composti chimici non è a ogni modo esente da rischi. I corticosteroidi, similmente, producono un potente effetto antidolorifico, ma recano pure conseguenze rilevanti sull’organismo (specie se utilizzati sul lungo periodo).

La chirurgia è riservata alle situazioni di dolore cronico prolungato e ai casi in cui il malato non trae beneficio dalle terapie convenzionali.

PERIARTRITE: COME INTERVENIRE

Le terapie sopra menzionate sono certamente utili per il contrasto della periartrite alla spalla. Le pratiche di medicina convenzionale, non di meno, possono rivelarsi inefficaci o creare più disagi che benefici. Quando l’approccio tradizionale non dà i risultati sperati, e il dolore condiziona negativamente la qualità di vita del malato, la medicina integrata può rappresentare la soluzione al problema.

La magnetoterapia rappresenta un valido rimedio per chi desidera trattare la condizione della periartrite. Diversamente dei rimedi farmacologici, infatti, i campi magnetici pulsati non provocano reazioni avverse e, salvo rari casi, possono essere utilizzati da chiunque.

La magnetoterapia è una metodica sicura e non invasiva. I moderni apparecchi per magnetoterapia sono pratici, facili da applicare e assolutamente affidabili. Questi dispositivi ad alto contenuto tecnologico, da tempo utilizzati in ambito ospedaliero, sono ora disponibili a noleggio comodamente a casa.

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Vacanze Finite? Attento ai dolori!

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Leggi l’articolo completo.

 

La Magnetoterapia di Amel per Luca Pizzini

La Magnetoterapia di Amel per Luca Pizzini

Ragazzo garbato e nuotatore di talento. Questo è Luca Pizzini.
Il palmares del ranista della nazionale è di quelli che saltano all’occhio: pluricampione italiano nella distanza dei 100 e dei 200m rana, Pizzini è salito sul podio delle competizioni più importanti, dalle Universiadi (Kazan 2013) agli Europei (Londra 2016 e a Glasgow 2018), passando per i Giochi del Mediterraneo (oro a Tarragona 2018).

 

Medagliato europeo in carica, Pizzo ha subito di recente un infortunio che rischiava di compromettergli la preparazione verso le Olimpiadi di Tokio. Per tornare velocemente in forma, l’atleta veronese ha deciso perciò di affidarsi al sistema Magnetology e alla magnetoterapia di Amel Medical.

Luca si trova ora in America dove sta proseguendo gli allenamenti in vista dei prossimi impegni sportivi. Sostenendo Luca Pizzini, dopo aver supportato Jorge Lorenzo e Sophie Floersch, Amel si conferma punto di riferimento per gli sportivi che intendono recuperare al meglio la propria condizione. Un impegno che Amel è felice di assolvere, perseguendo in tal senso la propria missione costitutiva: favorire la salute delle persone.

Auguriamo a Luca di tornare presto a farci emozionare. Vai Pizzo!

Discalmer: Non si tratta di pubblicità, ma di una testimonianza spontanea condivisa dall’interessato.

 

 

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DOSSIER SALUTE - MAGNETOTERAPIA AD ALTA FREQUENZA

Magnetoterapia ad alta frequenza per gli edemi

Grazie alla magnetoterapia ad alta frequenza, è possibile utilizzare un flusso magnetico di minore intensità per ottenere un risultato terapeutico positivo.

I campi elettromagnetici ad alta frequenza favoriscono il recupero post-traumatico e il ripristino delle corrette funzionalità fisiologiche.

Questo trattamento ha un’utilità acclarata nella gestione degli edemi dei tessuti molli oppure nelle forme iniziali di edema osseo.

Leggi l’ultimo articolo di Dossier Salute

 

Luciana Littizzetto ha scelto Amel Medical

Luciana Littizzetto ha scelto Amel Medical

Era la fine del 2019 quando Luciana Littizzetto subiva un brutto infortunio a causa di una rovinosa caduta. Un capodanno mica da ridere per il volto di “Che tempo che fa”.

Sui profili social la nota presentatrice aveva immediatamente informato i propri fan della triste notizia. E gli ammiratori, preoccupati per la salute della simpatica cinquantacinquenne, non avevano mancato di farle sentire il loro caloroso sostegno.

Frastornata e ingessata, Lucianina nazionale ha dovuto allontanarsi momentaneamente dai palcoscenici televisivi per dedicarsi al recupero dall’infortunio subito.

Come molte persone nelle sue condizioni, Luciana ha scelto di ricorrere alla magnetoterapia, affidandosi ad Amel Medical per finalizzare il percorso di guarigione. Da qualche giorno la celebre comica sta utilizzando infatti Magnetology® Antidolor.

 

 

Grazie a Antidolor Luciana Littizzetto potrà presto tornare a farci compagnia, animando le nostre serate con mille e mille risate.

A lei il ringraziamento per la fiducia dimostrata e l’augurio di tornare a farci sorridere più di prima.

Sorridi Luciana!

 

AGGIORNAMENTI

Durante la puntata di sabato 15 febbraio 2020, Luciana è stata ospite a Radio Deejay.
Con grande sorpresa, ha citato AMEL come supporto di grande valore per la sua guarigione:

“Ah che vita difficile…non ho mai fatto tanta ginnastica in vita mia! Da quando ho tolto il gesso ho un dolore dell’accidenti!
Per fortuna uso la magnetoterapia di Amel!
Non sapevo esistesse questa terapia. Accendi il dispositivo e non senti niente: è una figata pazzesca!”

 

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AMEL Medical | Ogni giorno per la salute

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