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AMEL MEDICAL, GLI AUDACI VISIONARI

Come lanciare un nuovo prodotto mentre è tutto chiuso

Il possesso di informazioni rilevanti (oltre al guizzo o alla volontà di cercarle) e la capacità di organizzare e combinare concetti, dati e informazioni in nuove idee sono i fattori chiave per passare dalla scoperta di un’opportunità imprenditoriale (che tante persone riescono a fare) alla sua valorizzazione economica (che invece riesce a poche).

E’ questo il caso di Amel Medical

Ne parla Paolo Giubitta in Corriere imprese Nord-Est

Leggi qui il suo articolo

Anzini e dolori per il lockdown-min

CON IL LOCKDOWN I DOLORI AUMENTANO!

Uno studio dello IES (Institute for Employment Studies), prestigioso centro studi inglese, mette nero su bianco un timore che molte persone stanno ormai constatando da sé. Con il mantenimento della quarantena, lo stop forzato vissuto al tempo dello smart working comincia a creare disagi: la dieta peggiora, le preoccupazioni aumentano…e il fisico ne risente!

Due mesi di lockdown possono compromettere il benessere di chi è costretto a rimanere in casa per frenare il contagio del virus. I soggetti più a rischio, da questo punto di vista, sono gli adulti con  problemi pregressi di salute, in particolare coloro che sono affetti da patologie osteoarticolari. Principale imputato dell’acutizzarsi dei reumatismi è il lavoro domiciliare improvvisato, che sta procurando a milioni di italiani un’impennata di mal di schiena.

LA QUARANTENA E IL SISTEMA MUSCOLO-SCHELETRICO
Alla fine di questa lunga quarantena le colonne vertebrali potrebbero subire danni significativi. «Utilizzare ogni giorno postazioni di lavoro improvvisate può scatenare tutta una serie di sintomi e disturbi che da acuti possono diventare cronici» – ha dichiarato al quotidiano “Il Messaggero” Gianpaolo Ronconi, responsabile dell’Unità Degenza e Servizi di Riabilitazione della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS di Roma – «Senza contare poi lo stress e l’ansia di questo periodo difficile, che molto spesso si somatizzano sulla schiena, causando dolore»

Il principale problema rilevato dagli scienziati è l’utilizzo di strumenti inadeguati a un certo tipo di utilizzo (scrivanie scomode e sedie poco ergonomiche), così come la mancanza di una postura corretta. «Alla fine si rischia una limitata mobilità articolare, oltre dolore a livello del rachide lombo-sacrale, che si irradia anche agli arti inferiori, e contratture muscolari» – conclude Ronconi.

CONSIGLI PER UN LAVORO DAVVERO SMART
Oltre a dotarsi delle attrezzature idonee al nuovo contesto, è bene impegnarsi a non rimanere eccessivamente seduti. Bisognerebbe infatti distendere gli arti almeno una volta all’ora e dedicare dieci minuti di tempo a semplici esercizi di stretching. Fare attività fisica fra le mura domestiche risulta fondamentale per mantenere un buon tono muscolare e non sovraccaricare la schiena, evitando disagi ulteriori.

IL LOCKDOWN E GLI ANZIANI: RISCHI E PERICOLI
Ma a soffrire maggiormente di questo prolungatissimo periodo di totale inattività sono pure gli anziani, ai quali è stato impedito per troppo tempo di sgranchirsi le articolazioni, a beneficio del miglioramento della circolazione sanguigna. Ora che il blocco pare essersi allentato, diventa per loro necessario tornare presto in movimento, in modo da ridare elasticità a muscoli e articolazioni.

COME INTERVENIRE IN CASO DI DOLORI
In certi casi la ginnastica non è però sufficiente. In caso di dolori acuto e/o cronici un aiuto può arrivare dalla Magnetoterapia, metodica non invasiva che agisce direttamente sulla cellula con effetto antinfiammatorio. Si tratta di una terapia che può essere eseguita anche a domicilio, senza interrompere l’attività quotidiana. Si può effettuare con comodità, anche sopra i vestiti. Un rimedio pratico e privo di rischi per la salute contro i disturbi più frequenti.

veneto

PURISAN AL SERVIZIO DELLA REGIONE VENETO

Amel si unisce allo sforzo per l’emergenza COVID

Stamane abbiamo donato alla Protezione Civile Veneta alcuni dispositivi PURISAN per la sanificazione degli ambienti, consegnandoli nelle mani del Governatore della Regione Luca Zaia.

Sanificare significa tutelare la salute delle persone: un impegno che la nostra azienda assolve giorno dopo giorno.

Grazie ai sanificatori Purisan chi è in prima linea nella lotta al virus potrà lavorare con più serenità.

Visita subito su www.purisan.it per scoprire di più su come respirare aria pulita, a casa o a lavoro.

Ecco la lettera di ringraziamento della Regione Veneto!

Il Gazzettino Padova per Amel medical

IL GAZZETTINO DI PADOVA APPROFONDISCE IL CASO AMEL

GRAZIE GAZZETTINO!

Un onore e un piacere vedere portato a esempio il percorso della nostra azienda, che ha saputo reagire alla crisi determinata dal COVID avviando un importante progetto nel mondo della sanificazione.
PURISAN è il sistema che sta consentendo ad aziende, esercizi commerciali e istituti pubblici di mantenere sanificati i propri ambienti.
La migliore tecnologia per contrastare con efficacia la diffusione della pandemia.
Il nostro impegno per la salute continua.

Luciana Littizzetto - foto Luigi

LUCIANA LITTIZZETTO SVELA IL SUO SEGRETO: LA MAGNETOTERAPIA AMEL

VICENZA.COM descrive il nostro prezioso contributo

Dopo la caduta con gravi fratture, la famosa show woman racconta come ha affrontato il problema, con un decisivo aiuto tutto vicentino.

La storia di come Luciana Littizzetto si è ripresa in tempi record grazie alla Magnoterapia di Amel Medical.

A Luciana il ringraziamento dell’azienda per la fiducia riposta e, naturalmente, l’augurio di tornare a farci sorridere tutti più di prima.

Leggi qui l’articolo completo

 

Amelmedical - Natura Docet

LA MAGNETOTERAPIA DI AMEL SU NATURA DOCET

Magnetology: Innovativa tecnologia contro i dolori

La Magnetoterapia è una forma di Fisioterapia che utilizza l’energia elettromagnetica a scopi terapeutici. Questa metodica è indicata nei casi in cui sia necessario stimolare la rigenerazione dei tessuti dopo eventi lesivi di varia natura.

“Per contrastare i disturbi dell’apparato osteo-articolare, i dispositivi Amel Medical utilizzano un innovativo sistema terapeutico, Magnetology®, in grado di stimolare il naturale processo cicatriziale e rigenerativo e che consente un rapido recupero della mobilità e una riduzione dell’edema e del gonfiore”

Rodolfo Lisi ha approfondito su NATURA DOCET le caratteristiche del nostro sistema.

Leggi qui l’articolo completo

 

Periartrite alla spalla - magnetoterapia

PERIARTRITE: IL DISTURBO ALLA SPALLA PIU’ COMUNE

Focus sulla periartrite, il disturbo doloroso più diffuso a livello della spalla

Hai presente quel fastidioso dolore alla spalla che sembra non volersene andare? Probabilmente si tratta di una forma di periartrite alla spalla. Un disturbo comune tanto quanto impossibile da trascurare.

La periartrite è una condizione patologica di natura infiammatoria che interessa l’articolazione scapolo-omerale. Tale affezione colpisce i tessuti fibrosi che circondano la suddetta regione anatomica, cioè tendini, borse sierose, legamenti e cartilagini.

Esistono molti rimedi per contrastare la periartrite alla spalla. Scopriremo in questo contributo quali sono i più efficaci.

Desideri avere qualche informazione sulla periartrite, ma non sai dove cercarle? Soffri di dolori alle spalle e non sai dove sbattere la testa? Non preoccuparti: in questo articolo potrai troverai quello che cerchi!

Capiremo che cosa intendiamo per periartrite, da cosa è causato il disturbo e come è possibile trattare il problema.

Premessa: ricordiamo che questo contenuto presenta solamente informazioni utili alla comprensione del problema. Per una diagnosi accurata è necessario il consulto medico.

La periartrite scapolo-omerale è nota anche come malattia di Duplay, il medico che per primo la identificò.

PERIARTRITE: LE STATISTICHE

La periartrite è certamente una delle condizioni più diffuse fra la popolazione del nostro paese. Secondo recenti statistiche la patologia interesserebbe quasi il 3% degli italiani. I numeri del fenomeno potrebbero tuttavia essere maggiori.

La periartrite alla spalla si riscontra frequentemente nella fascia di età compresa fra i 40 e 60 anni.

Il disturbo sembra affliggere soprattutto le donne: le statistiche ci dicono che il 70% dei casi di periartrite riguarda soggetti di sesso femminile.

PERIARTRITE: COS’E’

La periartrite è un processo infiammatorio, a carattere degenerativo, che coinvolge i diversi elementi costitutivi dell’articolazione: tendini, legamenti e cartilagine.
Nello specifico, con l’espressione periartrite scapolo-omerale distinguiamo un insieme di condizioni, a carico della spalla, caratterizzate da dolore e irrigidimento della capsula articolare.
La periartrite alla spalla è un disturbo fastidioso tanto quanto debilitante: l’affezione ha generalmente un’evoluzione benigna, ma richiede tempi di guarigione piuttosto lunghi.

La periartrite alla spalla può manifestarsi in quattro differenti forme, che possono anche presentarsi gradualmente l’una a seguito dell’altra:

periartrite scapolo-omerale acuta – condizione che si manifesta in modo improvviso immobilizzando spalla e braccia
spalla di Milwaukee – forma poco comune legata alla rottura della cuffia dei rotatori o alla deposizione di fosfato di calcio
periartrite scapolo-omerale cronica semplice – tipologia di periartrite particolarmente frequente talvolta derivata dalla periartrite acuta
periartrite scapolo-omerale cronica anchilosante – processo fibrotico della capsula articolare associato a retrazione cicatriziale.

PERIARTRITE: LE CAUSE

In passato il termine periartrite era utilizzato per definire in modo indistinto quei disturbi articolari caratterizzati da dolore e marcata limitazione funzionale. Oggigiorno, di contro, i medici tendono a distinguere le singole affezioni a carico della spalla in funzione delle specifiche aree interessate. Sotto questo profilo, possono essere fotografate numerose situazioni cliniche: dal conflitto acromio-omerale alla rottura della cuffia dei rotatori, passando per la capsulite adesiva.

La condizione più comune che dà origine alla periartrite è comunque la tendinite calcifica, infiammazione determinata della formazione di depositi di calcio a livello tendineo, cui è riconducibile quasi il 50% delle situazioni di dolore alla spalla.

Le cause che danno luogo allo stato d’infiammazione non sono ancora completamente note. La ricerca ha messo in evidenza il legame fra la periartrite alla spalla e problematiche quali diabete mellito, ipertiroidismo e malattie cardio-polmonari.

Possono incidere nello sviluppo della periartrite scapolo-omerale svariati fattori, fra i quali: invecchiamento, malformazioni articolari, alterazioni posturali, periodi d’immobilità forzata e infortuni. La comparsa della patologia può essere favorita dall’abbassamento delle temperature e dalla simultanea presenza di uno stato artrosico. Statisticamente, il disturbo sembra colpire soprattutto coloro che praticano regolare attività sportiva o chi, per il proprio lavoro, deve tenere a lungo le braccia sollevate, sollecitando la spalla in maniera eccessiva.

PERIARTRITE: I SINTOMI

La periartrite alla spalla provoca un dolore di varia intensità che può rivelarsi decisamente invalidante. Spesso la sintomatologia è monolaterale, ma può anche accadere che interessi entrambe le spalle. Il dolore insorge frequentemente di notte (periartrite acuta) e peggiora quando si eseguono determinati movimenti (periartrite cronica).

Comportando un forte senso di rigidità, la periartrite scapolo-omerale riduce la mobilità articolare, compromettendo lo svolgimento delle attività che richiedono l’uso degli arti superiori (come vestirsi, lavarsi e guidare). Nel caso della periartrite cronica anchilosante, l’articolazione risulta completamente bloccata. Non a caso la “spalla congelata” è la forma di periartrite più complessa da trattare.

Non solo gli sportivi. Lavorando per lungo tempo al computer, anche gli impiegati possono essere colpiti dalla periartrite.

PERIARTRITE: LA DIAGNOSI

Nella maggior parte dei casi, per la diagnosi di periartrite alla spalla l’esame obiettivo si rivela sufficiente.

La patologia può essere identificata attraverso il controllo della mobilità della spalla; in presenza di periartrite gesti apparentemente normali potrebbero provocare dolore o denotare un grado variabile di rigidità articolare.

Si preferisce ricorrere agli esami strumentali quando il quadro clinico del paziente risulta incompleto. Radiografia, Ecografia e Risonanza Magnetica Nucleare rientrano fra i test maggiormente richiesti. Tali strumenti servono a escludere che la sintomatologia possa essere dovuta ad altre affezioni.

PERIARTRITE: LA TERAPIA

La periartrite alla spalla in genere regredisce spontaneamente, ma lo fa purtroppo molto lentamente: i tempi di guarigione variano da un minimo di 2 a un massimo di 3 anni.

La gestione della periartrite scapolo-omerale, problematica di natura benigna, è solitamente conservativa ed è finalizzata al contrasto del dolore e al miglioramento del movimento articolare.

Interventi di prevenzione possono essere predisposti agendo sui fattori di rischio.

La terapia può comprendere misure più o meno invasive.

Nel corso della fase acuta, è utile far ricorso a impacchi di ghiaccio o a fasce riscaldanti. Spesso ci si affida a cicli di fisioterapia, per mezzo della quale è possibile migliorare la mobilità dell’articolazione.

Per la riduzione del dolore, si può ricorrere alla somministrazione di farmaci anti-infiammatori. I FANS possono essere assunti per via orale oppure essere applicati direttamente sulla pelle sotto forma di gel o cerotti medicati.

La somministrazione di composti chimici non è a ogni modo esente da rischi. I corticosteroidi, similmente, producono un potente effetto antidolorifico, ma recano pure conseguenze rilevanti sull’organismo (specie se utilizzati sul lungo periodo).

La chirurgia è riservata alle situazioni di dolore cronico prolungato e ai casi in cui il malato non trae beneficio dalle terapie convenzionali.

PERIARTRITE: COME INTERVENIRE

Le terapie sopra menzionate sono certamente utili per il contrasto della periartrite alla spalla. Le pratiche di medicina convenzionale, non di meno, possono rivelarsi inefficaci o creare più disagi che benefici. Quando l’approccio tradizionale non dà i risultati sperati, e il dolore condiziona negativamente la qualità di vita del malato, la medicina integrata può rappresentare la soluzione al problema.

La magnetoterapia rappresenta un valido rimedio per chi desidera trattare la condizione della periartrite. Diversamente dei rimedi farmacologici, infatti, i campi magnetici pulsati non provocano reazioni avverse e, salvo rari casi, possono essere utilizzati da chiunque.

La magnetoterapia è una metodica sicura e non invasiva. I moderni apparecchi per magnetoterapia sono pratici, facili da applicare e assolutamente affidabili. Questi dispositivi ad alto contenuto tecnologico, da tempo utilizzati in ambito ospedaliero, sono ora disponibili a noleggio comodamente a casa.

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LE FRATTURE OSSEE NELL'ANZIANO. PERCHÉ SONO COSI' PERICOLOSE

Quello delle fratture è uno dei problemi più insidiosi che ci si trova ad affrontare superati i 65 anni d’età. Lo dimostrano le statistiche. La rottura dell’osso rientra infatti fra i maggiori rischi per la salute, e a livello individuale e dal punto di vista sociale.

Per i giovani, la frattura ossea rappresenta un evento relativamente innocuo. Diverso è il caso delle persone anziane, e degli adulti di sesso femminile in particolare, per le quali le conseguenze di un infortunio possono essere gravi e protrarsi a lungo.

Il motivo principale risiede nell’indebolimento strutturale delle ossa che ha luogo nell’anziano, un fenomeno fisiologico che può essere però favorito dall’osteoporosi. Si tratta di una malattia estremamente subdola, in quanto di fatto risulta “asintomatica”.
Un altro fattore determinante è costituito dalla riduzione della tenuta muscolare che si registra con l’invecchiamento. Un processo naturale aggravato dallo scarso movimento.

In un soggetto anziano, anche una semplice caduta può provocare danni rilevanti e sofferenze prolungate. Le fratture occorse influiscono poi su circolazione e pressione sanguigna, facilitando la formazione di piaghe da decubito causate dalla forzata immobilità.

Una corretta alimentazione e uno stile di vita sano (svolgendo, per esempio, sessioni di ginnastica leggera), possono fungere da naturale strumento di prevenzione, oltre a migliorare la salute di chi ne fa beneficio. Nel caso sopraggiunga una frattura, può essere utile invece far ricorso alla magnetoterapia, pratica terapeutica non invasiva ampiamente utilizzata per accelerare il processo di ricostruzione ossea.

Il vantaggio della magnetoterapia sta nell’esercitare un’azione antinfiammatoria e antidolorifica capace di contrastare i dolori acuti o cronici, derivanti da disturbi osteo-articolari, in modo non farmacologico. Un valido rimedio per combattere fratture e acciacchi quotidiani.

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IL MAL DI SCHIENA PUÒ ACCORCIARE LA VITA

Non solo un grande fastidio; il mal di schiena può essere un rischio per la vita. È quanto emerge da un recente studio pubblicato sulla rivista European Journal of Pain e realizzato congiuntamente dai ricercatori delle Università di Sydney (australia) e di Odense (danimarca).
Secondo gli scienziati coinvolti nell’indagine, il comune mal di schiena (altrimenti noto come lombalgia) e i frequenti disturbi alla cervicale accrescerebbero del 13% il tasso di mortalità,  favorendo l’insorgenza di patologie dell’apparato cardio-respiratorio come infarto e ictus.

Si tratta di una ricerca che rivoluziona l’approccio al dolore lombalgico. Sinora, si riteneva effettivamente che il mal di schiena rappresentasse solamente un fastidio, non certo un’effettiva minaccia. In realtà, il dolore alla colonna vertebrale (in special modo quello cronicizzato) può condizionare negativamente la salute della persona che ne viene colpita, compromettendone capacità funzionali e qualità di vita. La lombalgia, sotto questo profilo, interessa soprattutto i soggetti anziani, la cui struttura anatomica risulta indebolita dal trascorrere del tempo e dalla sedentarietà.

Lo studio evidenzia la necessità d’intervenire tempestivamente, e sopratutto con decisione, sulle patologie dolorose osteo-articolari, in modo da evitare rischi pericolosi. Una delle soluzioni più efficaci per porre in atto un’azione terapeutica efficace contro lombalgia e cervicalgia è quella di sottoporsi a cicli di magnetoterapia, una pratica scientificamente riconosciuta e clinicamente testata.

Una metodica, quella della Magnetoterapia, che trova sempre più conferme in ambito medicale, essendo impiegata nelle strutture di cura pubbliche e private. I vantaggi sono molteplici e vanno da un complessivo rafforzamento del sistema scheletrico alla diminuzione del dolore articolare, fino alla ricostruzione del tessuto osseo, con un’azione di contrasto dell’osteoporosi. Un trattamento non invasivo e di origine naturale per combattere i disturbi osteo-aticolari.

Lombalgia - magnetoterapia

LOMBALGIA: IL MAL DI SCHIENA PATOLOGICO

Focus sul mal di schiena, altrimenti noto come lombalgia

“Ah…non sai che dolore alla schiena!” Chi di noi non ha mai pronunciato queste parole? Chiunque potrebbe immedesimarsi in questa situazione!

La lombalgia, il nome scientifico del mal di schiena aspecifico, è uno dei disturbi più conosciuti dagli italiani. Eppure la maggior parte di essi si limita a sopportare in silenzio il dolore, aspettando che passi da sé. Quando questo non accade, sarebbe invece bene intervenire e trovare una soluzione alla problematica.

Esistono molti rimedi per contrastare la lombalgia. In questo articolo cercheremo di prenderne in esame alcuni.

Prima di descrivere come è possibile trattare questo fastidioso disturbo, cerchiamo di comprendere innanzitutto che cosa si intende per lombalgia e da cosa può dipendere.  Vorresti avere qualche informazione sul mal di schiena patologico, ma non sai dove cercarle? Sei nel posto giusto!

Leggendo questo articolo scoprirai cos’è la lombalgia, da cosa è causata e come si può gestire il disturbo.

Premessa importante: ricordiamo che questo contenuto presenta solamente informazioni utili alla comprensione del problema. Per una diagnosi accurata invitiamo al consulto medico.

Detto ciò, possiamo cominciare: pronto a saperne di più sulla lombalgia e come contrastarla?

8 persone su 10 sono state colpite dalla lombalgia nel corso della propria vita

LOMBALGIA: LE STATISTICHE

La lombalgia è uno dei disturbi muscolo-scheletrici più comuni fra la popolazione adulta, con la più alta incidenza fra i 40 e i 50 anni di età. Il mal di schiena può interessare  entrambi i sessi. Le donne, tuttavia, sembrano essere maggiormente predisposte a sviluppare la problematica.

Sono 15 milioni gli Italiani che affermano di soffrire di mal di schiena. 

Secondo i dati del Ministero della Salute, circa l’80% della popolazione è colpito dalla lombalgia almeno una volta nella vita. Il disturbo, non a caso, rientra fra le maggiori cause di assenza dal luogo di lavoro. Il mal di schiena ha un’elevata incidenza sociale e economica: la lombalgia risulta in effetti la maggiore causa di disabilità sotto i 45 anni.

LOMBALGIA: COS’E’

Il termine lombalgia, con il quale viene identificato il comune mal di schiena, indica un dolore localizzato all’altezza della regione lombare, più precisamente alla parte bassa della colonna vertebrale. La lombalgia è una problematica estremamente diffusa, ma è anche un disturbo aspecifico: non si tratta infatti di una vera e propria malattia , quanto piuttosto di una manifestazione sintomatica che può essere ricondotta a diverse condizioni patologiche.

Essendo una struttura tanto mobile quanto complessa, la colonna vertebrale (e i segmenti che la compongono) è sottoposta quotidianamente a numerose sollecitazioni. Non stupisce, dunque, che esse possano favorire l’insorgenza di dolori e disturbi riconducibili alla lombalgia.

La lombalgia si distingue principalmente in due gruppi:

  • La lombalgia di origine vertebrale
  • La lombalgia di origine extra-vertebrale

Appartengono al primo gruppo le forme di lombalgia che derivano da processi degenerativi e/o patologie congenite quali discopatie, stenosi e malattie reumatiche. Rientrano invece nel secondo, gli stati patologici associati a disturbi viscerali o vascolari.

LOMBALGIA: LE CAUSE

Sono numerose le ragioni che si celano dietro un “banale” mal di schiena.

Di frequente, la lombalgia è riconducibile a un’eccessiva tensione o a un affaticamento del rachide. La situazione di stress può essere causata da sforzi eccessivi, carichi sproporzionati o posture inadeguate.

Alla base del mal di schiena  possono esservi stiramenti, contratture o distorsioni muscolari. Obesità e sedentarietà rappresentano condizioni predisponenti. Anche l’utilizzo di materassi di scarsa qualità rientra fra i fattori di rischio del mal di schiena.

Non di rado, la lombalgia è legata alla degenerazione dei dischi intervertebrali, giunzioni che mal sopportano le pressioni prolungate e i movimenti particolarmente bruschi. Concorrono comunque a questo processo l’invecchiamento e fattori meccanici.

N.B: Alcune patologie possono comparire in associazione con il mal di schiena: fra queste osteoartrite e artrite reumatoide.

LOMBALGIA: I SINTOMI

La lombalgia, ricordiamo, non è una malattia, bensì un sintomo che si palesa in modo continuo o intermittente. Il mal di schiena può essere presente a riposo oppure accentuarsi dopo uno sforzo fisico.

La principale manifestazione della lombalgia è certamente il dolore, che può essere acuto (se inferiore alle 4 settimane) o cronico (se si protrae per diversi mesi). Il dolore, in genere, cresce di intensità nel momento in cui vengono assunte determinate posizioni. Può anche irradiarsi agli arti inferiori (si parla in questo caso di sciatalgia). Quando il dolore si estende al fianco, potrebbe essere presente una compressione dei nervi spinali, originata da una protrusione discale o un’ernia.

Dolore a parte, è comunque bene notare che i disturbi associati alla lombalgia possono persistere per diverso tempo. Limitando fortemente i movimenti quotidiani, il mal di schiena compromette in modo significativo la qualità di vita.

In caso di dolori prolungati, l’adozione di pratiche non invasive come la magnetoterapia dovrebbe essere preferita al riposo assoluto.

LOMBALGIA: LA DIAGNOSI

Per identificare la causa primaria della lombalgia, l’anamnesi operata dal medico è la prima tappa. Tale indagine mira a escludere la presenza di patologie extra-vertebrali come fonte del problema.

L’esame obiettivo consente di valutare la condizione del paziente, indirizzandolo verso la cura migliore. Gli accertamenti clinici, che possono essere richiesti nei casi più gravi, comprendono radiografie, TAC e risonanze magnetiche.

LOMBALGIA: LA TERAPIA

Nel caso di disturbo aspecifico, il trattamento della lombalgia è puramente sintomatico. Per il trattamento delle lombalgie di origine extra-vertebrale si richiede di contro il consulto specialistico.

Una prevenzione indiretta del mal di schiena può essere realizzata correggendo difetti posturali o prestando attenzione a non effettuare movimenti scorretti. L’applicazione di ghiaccio rappresenta una misura altrettanto efficace. Anche lo svolgimento di una regolare attività fisica può essere d’aiuto.

Nelle situazioni di dolore acuto è utile la somministrazione di analgesici e antinfiammatori non steroidei, assunti per via orale o transcutanea (tramite cerotti medicati). Altri trattamenti utilizzati nel contrasto della lombalgia sono l’agopuntura e le iniezioni di cortisone, che è bene comunque non ripetere a lungo a causa dei potenziali effetti indesiderati. Analogamente, l’impiego di protesi discali non è esente da insuccessi e complicazioni, anche gravi.

In alcuni casi circoscritti (vd. rimozione dell’ernia del disco), è necessario il ricorso alla chirurgia. Tali interventi sono comunque poco frequenti, presentando un certo grado di rischio.

LOMBALGIA: COME INTERVENIRE

Sfortunatamente, le terapie convenzionali non rispondono sempre alle aspettative di chi soffre di mal di schiena. I rimedi farmacologici, per esempio, possono essere mal tollerati o provocare reazioni avverse. I disagi sono sempre dietro l’angolo.

Quando l’approccio tradizionale fallisce o non dà i risultati sperati, la medicina integrata può rappresentare la soluzione al mal di schiena cronico. Sotto questo profilo, il ricorso ai campi magnetici pulsati costituisce un rimedio particolarmente indicato per chi è colpito dalla lombalgia.

Laddove il dolore persiste e/o condiziona la qualità di vita del malato, una metodica sicura e priva di rischi quale la magnetoterapia risulta decisamente utile per il trattamento dei disturbi reumatici. Una soluzione pratica e non invasiva che è ora disponibile a livello domiciliare.